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Dallo khöömei tuvano ai giorni nostri:
Tecniche di canto difonico e applicazioni musicali dellaSERIE ARMONICA NATURALEcondotto daGiovanni B. BortoluzziDate:Sabato 29 Aprile dalle ore 14:30 alle 18:30, concerto serale alle ore 21:30Luogo:Montebruno, 2A – Garzigliana – TO c/o “Arti e Tradizioni” associazione culturaleInfo e prenotazioni:Mail: andrea@artietradizioni.it
Tel/WApp: 3385812914Ingresso riservato ai soci.Pasti e pernottamento:La sera verrà servita una cena preparata in associazione, per il pernottamento, chiedete, troveremo la soluzione migliore per voi.Il canto difonico (overtone singing & throat singing) è la disciplina che permette di riconoscere e controllare gli armonici naturali presenti nella voce. I suoni armonici sono suoni puri, in perfetto rapporto matematico tra loro e con il tono fondamentale che li genera. -
Avendo come base una buona voce parlata (non necessariamente da cantante) è possibile amplificare gli armonici al punto di creare un effetto di “voce sdoppiata”tramite movimenti precisi della lingua e delle labbra e, per i più audaci, anche tramite l’utilizzo delle false corde vocali (throat singing).I benefici che il canto difonico porta sono molti, in primis una confidenza totale con la propria voce parlata, recitata o cantata; ne trae beneficio anche la respirazione e, di conseguenza, tutto ciò che una buona ossigenazione porta all’organismo in termini di benessere.Il requisito più importante è l’ascolto. Saper ascoltare con curiosità sia i suoni che ci circondano, sia le vibrazioni interne della nostra voce mentre parliamo o cantiamo , è l’attitudine migliore per imparare il Canto Difonico.Il corso si suddivide in:● Riscaldamento e ottimizzazione dei risonatori della voce● Esercizi di ascolto propriocettivo e scomposizione dei suoni esterni● Dimostrazione pratica del METODO 4L* come segue:L0: ricerca delle qualità timbricheL1: rendere udibili gli armonici in modo ordinatoL2: creare melodie con gli armonici di un tono fondamentale fissoL3: creare melodie con gli armonici muovendo anche il tono fondamentale● Esercizi per iniziare ad apprendere il Canto Difonico:▫Modulare le vocali ricercando, al loro interno, i suoni armonici che le compongono▫Trovare il giusto timbro con la tecnica della L, creando l’effetto di “voce sdoppiata”▫Attivare le false corde in modo sicuro ed eufonico, per poi apprendere il throat singing
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● Lo Khöömei: il throat singing di Tuva:▫I tre stili principali di Tuva: khöömei, sygyt, kargyraa.▫I due principali sottostili: borbangnadyr ed ezengileer.▫Le principali melodie e i pattern melodici più utilizzati● Teoria della serie armonica naturale applicata agli strumenti musicali▫Punti in comune tra scacciapensieri, flauto armonico, canto difonico, e altri strumenti che sfruttano il fenomeno della serie armonica e subarmonica.● Domande e risposte!*Il METODO 4L, creato nel 2015 da Giovanni B. Bortoluzzi, è il metodo che definisce le possibilità che il canto difonico offre in quattro livelli di crescente complessità. Ogni livello ha i suoi esercizi a difficoltà graduale
Giovanni Bortoluzzi è attualmente uno dei maggiori esperti di canto Difonico in Italia, particolarmente apprezzato per le sue doti didattiche e performative.Nato a Treviso nel 1987, il suo percorso musicale comincia dal Blues, all’età di 18 anni.Studiando basso elettrico, chitarra e batteria, si appassiona all’improvvisazione ed ai linguaggi tipici dei generi Blues, Funk, Reggae e dello Swing degli anni 20.Da una ricerca sullo stile del bassista Jaco Pastorius, scopre il fenomeno degli armonici naturali: inizia così la ricerca che lo porterà verso le vocalità dell’Asia Centrale e della repubblica di Tuva. Inizia così a sperimentare sulla propria voce e, affiancando lo studio di strumenti armonici quali scacciapensieri e flauti, acquisisce la capacità di riconoscere e controllare gli armonici.Seguono gli incontri con l’etnomusicologo e musicista Raphael De Cock, con il vocal-coach Miroslav Grosser, con il musicista Enkhjargal Dandaarvanchig, e con l’ensemble Tuvano “Huun Huur Tu”: con ognuno dei quali, Giovanni studia ed espande le proprie capacità sia vocali che didattiche.Nel 2017 si trasferisce in Sardegna, base da cui ha modo di studiare le analogie tra il Canto A Tenore e gli stili tradizionali dello Khöömei Tuvano.Si dedica all’insegnamento del canto Difonico, viaggiando in tutt’Italia e all’estero, e all’attività concertistica con alcuni gruppi musicali sia tradizionali che sperimentali.Partecipa inoltre alla tourneé dello spettacolo “Joie de Vivre” con la “Compagnia Simona Bertozzi”, contribuendo a portare le sonorità del Canto Difonico nei teatri.Nello stesso periodo, avviene l’incontro con il Dr. Alfonso Gianluca Gucciardo, foniatra Agrigentino di fama mondiale. Da questo incontro nasce una collaborazione che permette a Giovanni di partecipare come parte attiva ad una ricerca sull’Overtone singing e sul Throat singing: I risultati della ricerca verranno poi presentati al “Pacific Voice Conference di Cracovia”, con successiva pubblicazione di un articolo ufficiale su “The Journal of Voice”.Tali ricerche, tutt’ora in corso ed evoluzione, hanno visto Giovanni sottoporsi a studi dell’apparato fonatorio attraverso la Risonanza Magnetica in Tempo Reale, la Laringostroboscopìa, e l’elettroglottografìa.Attualmente, Giovanni tiene conferenze, workshop e lezioni private di Canto Difonico sia in Italia che all’estero.“Il Canto degli Armonici è un modo per sentirci parte della natura, canalizzando quei suoni che appartengono alla natura stessa, ed a nessun altro.Questa pratica ci ricorda come il semplice atto di ascoltare… sia qualcosa di infinitamente migliorabile.”Info e prenotazioni:Mail: andrea@artietradizioni.it
Tel/WApp: 3385812914
Author Archives: Andrea Ferroni
Didgeridoo Ritiro 16° Edition, 29, 30 April and 1 May 2023
The unique chance to learn how to make didgeridoos from wood and fiberglass.
MAX 5 PARTICIPANTS!
Dates: 29, 30 April, 1 May 2023
Timing: Every day from 9:30 to 13 and from 15 to 18
Friday Night Jam from 21 to 23
Meals and accommodation are included in the participation fee.
This particular and UNIQUE workshop will allow any participant to start studying, experimenting, and realizing didgeridoos with a specific sound and character!
The 3 days workshop will be divided into three theoretical and practice areas:
- Didgeridoo Sound Design
You will be acknowledged of the basics of the physics acoustics of resonating pipes. A book of over 170 pages will be printed very soon, and this is the background of this theoretical block. - Didgeridoo Making
You will be guided in making a wooden didgeridoo using hammers and chisels, and also a didgeridoo made from fiberglass using moulds. A specific lesson will be on materials, tools, safety, and how to create your own affordable, cheap, and absolutely reliable moulds - Didgeridoo playing, theory and practice on the most common techniques in order to understand clearly what you can get out at the end from your own didgeridoo or for your customers
The following video can give a quick preview of what you will learn and you will be able to explore:
00:00 Didgeridoo Ritiro Introduction
05:36 Didgeridoo Backpressure
07:53 Acoustic of mixed-shape didgeridoo
09:18 How to use the Acoustic Design Software
12:07 Tuning test
12:53 Didgeridoo sound samples
Do not hesitate to ask for more information about everything you need about lessons and accommodation, etc.
Info and Booking: info@andreaferroni.it
Teacher:
My name is Andrea Ferroni, and I was born in December 1977 in Turin, Italy.
I graduated as a mechanical engineer in 1997. I got into music very early, but it wasn’t until 2002 that I got to know the didgeridoo, just in time to jump on the last train that took me and led me through the period of the greatest explosion of this instrument, with all the consequences you can imagine.
Over the years I have studied jazz guitar, saxophone, harmony, overtone singing … and other instruments albeit with less dedication.
I completed a three-year degree in music therapy with an internship at the Chivasso hospital, alcology department, and in private practice with minors with discomfort and handicaps.
Due to the difficulty of finding well-made instruments in the early 2000s, for the uncertainty of understanding the goodness, but also for the often prohibitive and much higher costs than today, and also because I broke two eucalyptus didgeridoos in a few weeks of training, I began to build didgeridoos on my own.
It was during this activity that I began the study of acoustics in different areas. On the one hand, I had the obvious need to understand the few variables of such a simple instrument, where I could act in order to have a pleasant sound, appropriate to a specific style and above all an instrument that was easy to play.
This was the impetus to begin a serious and in-depth study of acoustics that has led me to make numerous instruments, which have been highly appreciated all over the world by many artists who play them live.
I pushed myself with a hint of optimism to contact and then collaborate briefly with the research department of the University of Modena and Reggio Emilia for the “FisicaOndeMusica” website.
Since 2005 I have been holding workshops on didgeridoo construction, from wood and fiberglass.
Today I may or may not like my instruments, but they are practical and very easy to play, so much so that those who try them seem to have more years of experience. Then I became interested in problems of the acoustics environment, to avoid boring neighbors, etc., to improve the space in which I live, and last but most important, since 2010 I have been working in an engineering company where, on a daily basis, I deal with simulations of vibrations (modal analyses), dynamic analyses to understand the effect of resonances on an object subjected to specific levels of excitation (forced analyses), then understanding, before realizing it, whether it will break down in operation, whether and how it can transmit vibrations by solid pathway (structure-borne) or airborne (air-borne). Since 2018, I have been working specifically on acoustic analysis in the NVH field, for the reduction or improvement of noise quality for combustion engines and electric. I assess their effects on human perception based on psychoacoustics.
For those who would like to take a look at the software I commonly use: OPTISTRUCT, NASTRAN, LMS, Actran, of which you can find various videos on youtube.
I publish a book entitled “The Didgeridoo discovery” (2006), a new one on the Acoutic of the didgeridoo is quite ready, and seven CDs entitled “Windproject” (2003), “Noises & Voices” (2004), “Tribal Revolution” (2005) and “Breaking Through” (2006), “Windproject 2008 “(2008), Portrait (2008), Testimonianze (2011) and two compilations as an association project.
I consider myself an eclectic person. So not only a didgeridoo player. I make beer and cheese (just for myself and friends), I have trained as a beer and cheese taster, I am a photographer qualified, I travel often, very often fortunately, I am interested in the arts in general, interpersonal communication, and relationships.
I enjoy teaching many of the things I learn, with an awareness of my limitations and the necessary fairness to my interlocutors.
More information: http://www.andreaferroni.it/
Mail: info@andreaferroni.it
Tel/Whatsapp: 0039 3385812914
Didgeridoo Ritiro 15° Edizione
Fabio Gagliardi, musicista di ormai lunga carriera, ma soprattutto insegnante che ha dedicato gran parte della sua attività e all’insegnamento del didgeridoo contemporane.
Paride Russo, decano del didgeridoo tradizionale, conosciuto a livello globale per le sue competenze e capacità nello stile tradizionale del didgeridoo.
Fabio Gagliardi
Paride Russo
Ritiro di Didgeridoo 14° edizione
The event is reserved for the associated “Arti e Tradizioni”.
or WhatsApp via the site pop up or 3385812914
Andrea Ferroni
Publish a book entitled: “The Didgeridoo Discovery” and seven CDs entitled: “Windproject” (2003), “Noises & Voices” (2004), “Tribal Revolution” (2005) and “Breaking Through” (2006), “Windproject 2008 “(2008), Ritratto (2008), Testimonianze (2011) and two compilations as an association project. He personally builds his instruments, which are highly appreciated in Italy and by many artists who play them live.
Anyway, Andrea is a very eclectic person. So he’s not just a didgeridoo player. He works as the CAE analyst to evaluate the effect of frequencies, resonances, noise and noise quality on complex systems, evaluating the effects on human perception on the basis of psychoacoustics. He is a producer of beer and cheeses (only for friends), he is also interested in the arts in general, interpersonal communication, and relationships.
Further information: http://www.andreaferroni.it/
Youtube channel: https://www.youtube.com/channel/UCrf-SvOmBS6i2wUVpP9aLpA
ANDREA’s WORKSHOP TOPICS, see the video below:
Ansgar Stein
Ansgar, a trained interior decorator and graphic designer, picked up on the didgeridoo in 1993 after visiting a concert of the iconic Aboriginal rock band YOTHU YINDI. Drawing from inspirations of traditional and modern didgeridoo playing alike, Ansgar was not satisfied with being confined to the prevalent esoteric frame-set, so he took his love for science, his nerdy science-fiction obsession, his mechanical skills, his graphic eye, and his joy of painting and costume, his admiration of language, his fascination for movement, dance and musical expression, and used all these factors to feed his new-born love for the allegedly simple and yet complex didgeridoo.
Thus he developed an approach unseen before in the scene.
Apart from the musical approach, Ansgar also publishes in the field, is a founding member of and contributor to the German Online Didgeridoo Encyclopedia, and always has an eye on some of the German Wikipedia-entries related to the subject.
BIO AND INFO: HTTP://WWW.PROJECTPAN.DE
ANSGAR’s WORKSHOP TOPICS, see the video below:
Jacopo Mattii
Jacopo Mattii is a didgeridoo teacher and solo player. Born in 1979, he discovered the didgeridoo in 1999 but began to play concretely in 2008, with performing as a street artist in numerous festivals in Italy. Fascinated by the new techniques developed in Europe, in 2010 he began a new path with the didgeridoo, working on composition, and developing an increasingly personal style. His music is characterized by the search for the intimate expressiveness of this ancient instrument, in a conception of contemporary music. The result are musical progressions that travel on tracks of articulated compositions, rich in dynamism and groove, in which the melodic characteristics of the didgeridoo are highlighted through a long work dedicated, in recent years, to variations of the toot and the use of the voice. Jacopo has already been a teacher for two years at Andrea Ferroni’s Seminar of Arts & Traditions. In 2013 and 2019 he played as the main artist of the Didjin’Oz festival in Forlimpopoli and he will play again in 2021. He has two solo albums “Chest Factor” 2013 and “The Heart in the Cavern” 2019. https://soundcloud.com/jacopo-mattii
https://www.facebook.com/Jacopo-Mattii-didjeridoo-546376232053617 https://www.youtube.com/channel/UC–yf46U_Nlqq5060G44yHA
JACOPO’s WORKSHOP TOPICS, see the video below:
Workshop topics:
The seminar focuses on the composition of songs for solo didgeridoo. In the first part, will be addressed topics of tempo, rhythm, harmony, and melody! In the second part we will analyze the playing and composition techniques for solo didgeridoo:
• analysis of the differences between the main circular breaths (Classical, Wobble, Jaw, Bounce) and how these mainly affect the rhythm
• analysis of dynamics and accents
• the melody in the didgeridoo, working on the presence and variation of the toot!
• the use of the voice,
• the development of partners through all aspects of the composition and construction of a song
It is even possible to sleep in our association with your own sleeping bag. Please ask in that case.
or whatsapp via the site pop up or 3385812914
Didgeridoo Ritiro 13° edition
He has already been a teacher of the past edition, particularly appreciated by the participants, he will propose a workshop starting from the same bases as last year but bringing new topics.
Andrea Ferroni, organizer of the event, returns as a teacher proposing some of his typical topics already held in foreign festivals. Topics they appear as apparently peripheral themes and then quite rarely to be found in other workshops.INFO and BOOKINGS: andrea@artietradizioni.it
or whatsapp via the site pop up or 3385812914
Andrea Ferroni
Publish a book entitled: “The Didgeridoo discovery” and seven CDs entitled: “Windproject” (2003), “Noises & Voices” (2004), “Tribal Revolution” (2005) and “Breaking Through” (2006), “Windproject 2008 “(2008), Ritratto (2008), Testimonianze (2011) and two compilations as an association project. He personally builds his instruments, which are highly appreciated in Italy and by many artists who play them live.
Anyway, Andrea is a very eclectic person. So he’s not just a didgeridoo player. He works as the CAE analyst to evaluate the effect of frequencies, resonances, noise and noise quality on complex systems, evaluating the effects on human perception on the basis of psychoacoustics. He is a producer of beer and cheeses (only for friends), he is also interested in the arts in general, interpersonal communication and relationships.
Further information: http://www.andreaferroni.it/
William Goldshmidt
Just 8 years ago I joined this association to know and study the Didgeridoo for the first time. The art of playing “freely”, without too many schemes and limits, was the factor that fascinated me mainly in its time and that still gives me the energy to experiment while playing. Later I did begin to focus on rhythm and musicality, precision, timing because I felt the need to transmit this instrument to a wider audience. The art of the Beatbox, a fundamental part of my style, made me discover more about the high potential of the mouth and breathing. Didgeridoo today has become an extension of my mouth, amplifying and modulating every sound I produce. With this workshop I want to give many ideas as possible, helping to stimulate everyone’s creativity and artistic personality.
WORKSHOP program by Andrea Ferroni
Friday 31st July
– Acoustic possibilities of the didgeridoo –
This workshop was born from Andrea Ferroni’s experience in the field of acoustics related to the didgeridoo long almost twenty years. An often difficult topic if faced without real bases that can lead to trivial but expensive and misleading errors for the study and comprehension. This theme is generally dealt with in the tool building workshops held by Andrea. In this workshop we will review the same concepts under a more practical key.
Which instrument to choose (or to build easily) to obtain a specific color tone, to play a technique listened to by other musicians, etc., etc.
Maybe you might notice that some sounds and timbres or techniques are not attributable only to our way of playing but also to the type of instrument in our possession. After that there can be no excuses.
If you had more didgeridoos, take them with you. If you have many, choose from the most different ones.
Saturday 1st August
– Repertoire –
The main difference between a musician and a player lies in the repertoire.
The “repertoire” is the goal that can distinguish a musician who enjoys playing while growing and a player who is bored and leaves the music study. It is boring and harmful in music (but not only in music) to get stuck, to repeat the same actions waiting in vain for an imaginative idea which our passion can flow with.
With this workshop you can become the creators of your art, you will find methods to fix old ideas and embellish them.
In a few months you may be ready to record your first album.
Sunday 2nd August
– Home recording –
How nice would it be to be able to record a CD in a recording studio worthy of a modern pop star? Microphones of the value of a car, acoustically treated room to avoid external contamination and inadequate environmental reverberations.
But having limited resources it is possible to do an excellent job even at home, with a PC, a good but cheap microphone, a sound card, maybe free software and a little patience.
In this workshop we will combine what has been learned in the previous days to emphasize what has been learned in order to finalize it. From the beginning to the end in one workshop.
The satisfaction of finishing a job that took us months or years is first an important and personal achievement, a prize and then an excellent stimulus to continue.
This workshop is aimed for recording only one instrument at a time (for time and complexity limits) and will give the opportunity to make our recordings stereophonic (a microphone records in mono generally) and make it sound on any system with the same warmth that we listen live.
WORKSHOP program by William Goldschmidt
The didgeridoo is the pure expression of our mouth and our breath. I am an extremely contemporary player who respects tradition but tries to analyze all the uncommon nuances of this instrument. The Voice, the Beatbox, the percussive Toot and the didgeridoo Drone are factors that represent my way of playing.
Friday 31st July
In search of Musicality:
Do we want to introduce this tool to a wider community ?!
I believe that the key lies in bringing out the musicality that is within us, a completely subjective but essential quality to make a song more pleasant and harmonious with this very ancient instrument.
The basic didgeridoo is a fairly simple tool, however fueled by much more complex factors such as our mouth and our breath.
To increase musicality many times we need to detach ourselves from what the didgeridoo is like we are used to hearing it and to focus more on the various breathing techniques, singing and their dynamics.
In this first phase of the workshop we will observe the techniques that I have refined over the years to increase the musicality of my songs.
The Drone and its dynamics – the Drone has many different facets based on the vibration of the lips and the amount of air we let out. We will analyze what I call the “Sub Drone” and how we can emphasize other sounds above it.
Voice and Didgeridoo – The voice has enormous potential if we can get it out in a crystal clear way without too much drone interference, the right balance allows us to create melodies that further increase the dynamics of a track.
Percussive toot – Simulating another instrument with the didgeridoo is another interesting aspect to open the perspectives of this instrument. With the detached Toot we can simulate a lot of percussion of various kinds.
Saturday 1st August:
The art of the Beatbox
The didgeridoo is a filter – amplifier of our mouth and the Beatbox is definitely the art that experiments and studies most of all the sounds and ways of breathing that our body is incredibly able to make.
It is impressive to observe, in recent years, the enormous media development of this art, which by constantly transmitting new inspirations, is leading to rapid growth at a general level.
It is very important to be able to shape the beatbox and the didgeridoo in one thing, you must be able to tie them in such a way as to surprise the listener.
In this second part of the Workshop we will observe my approach to the Beatbox and how best to combine it with the didgeridoo.
The different Beatbox schools – The best way to learn is to observe the experts. As in the didgeridoo there are various schools created by level players, so we will observe them through some videos paying attention to some specific techniques.
Beatbox basic sounds – Kick, Snare and Hi-hats
Integrating the Beatbox with the Drone – we will observe and practice those crucial points on which to focus to better integrate the Didgeridoo with the Beat box.
Sunday 2nd August
Inward
We have always focused on those sounds due to the escape of air but not on those obtained from inspiration.
We have always been taught to breathe through the nose !! But what if we started to breathe through our mouths and above all making a pleasant aspirated sound at the same time ?!
A parallel world opens which highlights many new techniques and sounds.
So in the latter part of the Workshop we will understand:
– The various techniques that led me to develop inward sounds
– Get to know the inspiration and the various dynamics.
– Once the “suction pump” is activated we will observe which filters we can use to modulate the sounds: Inward Toot, Lip Roll, Click roll
– Balance in and out
Workshop conclusion
I will summarize all the techniques listed above and we will go to observe them in a completed track. So we will talk about how I create a new song and what are my main sources of inspiration.
250€ for late booking.
It is even possible to sleep in our association with your own sleeping bag. Please ask in that case.
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Ritiro di Didgeridoo 13° edizione
Già docente della passata edizione, particolarmente apprezzato dai partecipanti, riproporrà un workshop partendo dalle stesse basi dello scorso anno portando però nuovi argomenti.
Andrea Ferroni, organizzatore dell’evento, torna come docente proponendo alcuni suoi cavalli di battaglia, argomenti tipicidei suoi workshop tenuti nei festival stranieri o di tematiche apparentmente periferiche e che ruotano attorno al mondo del didgeridoo. Si sa, tanto spesso si è presi dal suonare e basta, ma talvolta converrebbe fermarsi e organizzarsi per rendere al meglio le nostre potenzialità.
Andrea Ferroni
Pubblica un libro intitolato: “The Didgeridoo discovery” e sette CD intitolati: “Windproject” (2003), “Noises & Voices” (2004), “Tribal Revolution” (2005) e “Breaking Through” (2006), “Windproject 2008 “(2008), Ritratto (2008), Testimonianze (2011) e due compilation come progetto di associazione. Costruisce personalmente i suoi strumenti, che sono molto apprezzati in Italia e da molti artisti che li suonano dal vivo.
Ad ogni modo, Andrea è una persona molto eclettica. Quindi non è solo un suonatore di didgeridoo. Lavora come l’analista CAE per valutare l’effetto di frequenze, risonanze, rumorosità e qualità del rumore su sistemi complessi, ne valuta gli effetti sulla percezione umana sulla base della psicoacustica. E’ un produttore di birra e formaggi (solo per gli amici), è anche interessato alle arti in generale, alla comunicazione interpersonale e alle relazioni.
Ulteriori informazioni: http://www.andreaferroni.it/
William Goldshmidt
– Possibilità acustiche del didgeridoo –
Questo workshop nasce dalla quasi ventennale esperienza di Andrea Ferroni nell’ambito dell’acustica legata al didgeridoo. Un argomento spesso ostico se affrontato senza basi concrete che può portare a errori banali ma costosi e fuorvianti per lo studio ed il risultato. Questo tema è generalmente trattato nei workshop di costruzione strumenti tenuti da Andrea. In questo workshop rivedremo gli stessi concetti sotto una chiave più pratica.
Quale strumento scegliere (o costruire facilmente) per ottenere uno specifico timbro, suonare una tecnica ascoltata da altri musicisti, ecc, ecc.
Magari ci si potrebbe accorgere che alcuni suoni e timbri o tecniche non sono imputabili solo al nostro modo di suonare ma anche al tipo di strumento in nostro possesso. Dopodichè non ci potranno essere scuse.
Se aveste più strumenti portateli con voi. Se ne avete tanti, scegliete tra quelli più diversi tra loro.
– Repertorio –
La differenza principale tra un musicista ed un suonatore sta nel repertorio.
Tra un appassionato che si diverte nel suonare crescendo rapidamente ed un appassionato che si annoia ed abbandona lo studio c’è un repertorio di mezzo. E’ noioso e nocivo nella musica (ma non solo) rimanere fermi a ripetere le medesime azioni aspettando invano un’idea o uno spunto fantasioso verso cui far confluire la nostra passione.
Con questo workshop potrete diventare artefici della vostra arte, troverete metodi per fissare le vecchie idee ed abbellirle, ma anche e soprattutto come trovarne di nuove.
In pochi mesi potreste essere pronti per registrare il vostro primo CD.
– Home recording –
Che bello sarebbe poter registrare un CD in uno studio di registrazione degno di una moderna pop star? Microfoni del valore di un’automobile, sala trattata acusticamente per evitare contaminazioni esterne e riverberi ambientali inadeguati.
Ma avendo risorse limitate è possibile fare un ottimo lavoro anche in casa, con un PC, un microfono valido ma economico, una scheda audio, un software magari gratuito e un po’ di pazienza.
In questo workshop uniremo quanto imparato nei giorni precedenti per dare risalto a quanto appreso in modo da finalizzare il lavoro svolto e chiudere un cerchio.
La soddisfazione di concludere un lavoro di mesi o anni è da prima un riconoscimento personale poi un ottimo stimolo per proseguire.
Questo workshop è finalizzato alla registrazione di un solo strumento alla volta (per limiti di tempo e complessità) e darà la possibilità di rendere le nostre registrazioni stereofoniche (un microfono registra in mono generalmente) e farlo suonare su un impianto qualsiasi con lo stesso calore che ascoltiamo dal vivo.
Programma dei WORKSHOP di William Goldschmidt
Il didgeridoo è la pura espressione della nostra bocca e del nostro respiro. Son un suonatore estremamente contemporaneo che, rispetta la tradizione ma prova ad analizzare tutte quelle che sono le sfumature non comuni di questo strumento. La Voce, la Beatbox, i Toot percussivi e il Drone del didgeridoo sono fattori che rappresentano il mio modo di suonare.
Venerdi 31 Luglio
Alla ricerca della Musicalità;
Vogliamo far conoscere questo strumento a una comunità più ampia?!
Ecco credo che la chiave sta nel far uscire la musicalità che è dentro di noi, qualità del tutto soggettiva ma essenziale per rendere più piacevole e armonioso un brano con questo antichissimo strumento.
Il didgeridoo di base è uno strumento abbastanza semplice, alimentato però da fattori molto più complessi come la nostra bocca e il nostro respiro.
Per aumentare la musicalità molte volte bisogna distaccarci da quello che è il didgeridoo come siamo abituati a sentirlo e focalizzarsi maggiormente sulle varie tecniche di respiro, di canto e della loro dinamica.
In questa prima fase del workshop osserveremo quelle che sono le tecniche che con gli anni ho affinato maggiormente per aumentare la musicalità nei miei brani
Il Drone e la sua dinamica – il Drone ha tante diverse sfaccettature in base alla vibrazione delle labbra e alla quantità di aria che facciamo fuoriuscire. Analizzeremo quello che chiamo il “Sub Drone” e come possiamo enfatizzare altri suoni sopra di esso.
Voce e Didgeridoo – La voce ha un potenziale enorme se riusciamo a farla uscire in modo cristallino senza troppe interferenze del drone, il giusto equilibrio ci permette di creare melodie che aumentano ulteriormente la dinamica di una traccia.
Toot percussivi – Simulare un altro strumento con il didgeridoo è un altro aspetto interessante per aprire le prospettive di questo strumento. Con i Toot staccati possiamo simulare molto delle percussioni di vario genere.
Sabato 1 Agosto
L’arte della Beatbox
Il didgeridoo è un filtro – amplificatore della nostra bocca e la Beatbox è decisamente quell’arte che sperimenta e studia maggiormente tutti i suoni e i modi di respirare che il nostro corpo riesce incredibilmente a fare.
Negli ultimi anni è impressionate osservare l’enorme sviluppo mediatico di quest’arte, che trasmettendo costantemente nuove ispirazioni, sta comportando una rapida crescita di livello generale.
Molto importante è riuscire a plasmare la beatbox e il didgeridoo in una cosa sola, bisogna essere capaci a legarli in modo tale da sorprendere l’ascoltatore.
In questa seconda parte del Workshop osserveremo il mio approccio alla Beatbox e come meglio riuscire a unirla con il didgeridoo.
Le differenti scuole della Beatbox – Il modo migliore d’imparare è osservare gli esperti. Come nel didgeridoo ci sono varie scuole create da suonatori di livello, quindi le osserveremo attraverso alcuni video ponendo attenzione ad alcune tecniche in specifico.
Suoni base della Beatbox – Kick, Snare e Hi-hats
Integrare la Beatbox con il Drone – osserveremo e praticheremo quei punti cruciali su cui focalizzarsi per integrare al meglio il Didgeridoo con la Beat box.
Domenica 2 Agosto
Inward
Ci siamo sempre concentrati su quei suoni dovuti alla fuoriuscita di aria ma non su quelli ottenuti dall’inspirazione.
Ci è stato sempre insegnato di respirare dal naso!! Ma se cominciassimo a respirare dalla bocca e oltretutto facendo in contemporaneo un suono aspirato piacevole?!
Si apre un mondo parallelo che ci mette in risalto molte tecniche e suoni nuovi.
Dunque in quest’ultima parte del Workshop capiremo:
– Le varie tecniche che mi hanno portato a sviluppare i suoni inward
– Entrare in confidenza con l’inspirazione e le varie dinamiche.
– Una volta attivata la “pompa aspirante” osserveremo quali filtri possiamo utilizzare per modulare i suoni : Inward Toot, Lip Roll, Click roll
– Equilibrare in e out
Conclusione Workshop
Andrò a riassumere tutte le tecniche sopra elencate e andremo a osservarle in una traccia completata. Quindi parleremo di come creo un nuovo brano e quali sono le mie fonti d’ispirazione principale.
INCONTRARSI! – Migliora il tuo approccio nel quotidiano e in rete per incontrare persone stimolanti e arricchenti
Date: giovedì 6 e giovedì 13 Giugno
Orario: 20:30 / 23:30
Luogo: Studio Dott.ssa Monica Fasoli, via Massena 25, Torino.
Il web ha modificato molto la percezione dei contatti e delle conoscenze. Il web può metterci in contatto con un numero enorme di persone ma lo schermo, che da un lato può essere sicurezza, può impedire un contatto sano e funzionale. Una modalità che può inquinare anche la semplicità di relazionarsi con altre persone nella vita reale, e i motivi sono palesi.
In questa serata verranno offerti spunti di riflessione sul tuo modo di percepirti e dunque di essere percepito dagli altri. Verranno proposti suggerimenti su come sopravvivere alle piccole frustrazioni, come comprendere meglio il prossimo per poter mantenere un atteggiamento positivo, verranno proposti consigli per migliorare la visione di te, scoprendo i tuoi lati positivi magari dati per scontati.
Migliorare il tuo modo di presentarti e dialogare in modo spontaneo, onesto ed efficace senza adottare alcuna strategia è la chiave per conoscere, farsi conoscere ed avere relazioni sane e durature in ogni ambito.
Gli incontri sono aperti a qualsiasi persona senza distinzione di genere, orientamento sessuale o relazionale.
Info e prenotazioni: andrea@artietradizioni.it
Tel: 3385812914
Relatori:
Andrea Ferroni
Andrea Ferroni si occupa da quasi vent’anni di linguaggi non verbali, in ambito artistico prima, in ambito riabilitativo successivamente. Da quattro anni si è interessato di comunicazione assertiva, comunicazione all’interno della relazione e dinamiche relazionali partecipando e coordinando workshop, gruppi di auto mutuo aiuto, cerchi di condivisione o piccoli eventi di sensibilizzazione e divulgazione.
Web: https://www.andreaferroni.it/
Dott.ssa Monica Fasoli
Monica Fasoli è psicologa psicoterapeuta specializzata in psicoterapia cognitiva e sessuologia.
Lavora attraverso un approccio olistico volto alla crescita personale e alla consapevolezza di sé. Ha sviluppato in più di vent’anni di studio, di ricerca personale, di lavoro su di sé e di lavoro con le persone competenze specifiche ed approfondite nell’ambito della comunicazione e delle relazioni interpersonali e di coppia.
ZAZEN : meditazione seduta
Workshop costruzione didgeridoo in vetroresina
20 e 21 Luglio dalle 10 alle 17
Workshop di costruzione didgeridoo in vetroresina
Argomenti trattati:
– informazioni sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni e malattie professionali
– l’organizzazione dell’officina
– la scelta dei materiali: le resine, le fibre, le cariche, caratteristiche chimiche e fisiche
– i tipi di stampo possibili
– realizzazione dello stampo proprio (secondo la stessa metodologia di produzione degli strumenti Windproject)
– la costruzione dello strumento
– intonazione e realizzazione di una corretta e confortevole imboccatura
– le differenti forme in base alle tecniche di utilizzo
Ogni partecipante riuscirà a completare uno strumento che rimarrà suo.
Posti disponibili: 3 max
Consigliato a:
– chi desideri costruirsi il suo primo strumento in vetroresina e voglia imparare a progettarne ulteriori anche per motivi professionali e commerciali. ma soprattutto desideri comprendere in modo più approfondito come progettare un didgeridoo su buone basi di acustica che verranno apprese nel workshop.
Ritiro di Didgeridoo 12° edizione
Eppure sono musicisti molto differenti tra loro che incarnano scuole musicali differenti ma moderne, cariche di ritmo, tecnica e attenzione alla composizione di brani ascoltabili anche da ascoltatori non necessariamente interessati al didgeridoo.
Mi fa inoltre piacere ricordare i successi di William presso lo Swizzeridoo, festival internazionale svizzero grazie ad una collaborazione tra associazioni, il festival del 2018 in Israele, un CD prodotto da noi in sede.Ma in seguito troverete le loro biografie.
Auguro ai futuri partecipanti di seguire le loro orme sel o vorranno, ma soprattutto di tentare anche strade non ancora battute.